Il progetto è volto al miglioramento qualitativo ed economico della gestione dei manti erbosi ad uso ludico-sportivo, e nello specifico dei campi da golf.

Notoriamente un campo da golf è un’area verde molto estesa in cui il tappeto erboso assume un’importanza centrale, essendo – assieme alla conformazione del terreno – l’elemento caratterizzante che determina la qualità del gioco ed ha, di fatto, la responsabilità di attrarre più giocatori, e di conseguenza dare rinomanza all’impianto.

Diversamente da tutti gli altri impianti sportivi, un campo da golf non ha dimensioni geometriche esatte; un percorso di 18 buche si sviluppa su una lunghezza che va da 5.600 m a 6.300 m in un’area di circa di 60-70 ettari, e richiede un investimento economico molto importante: in Europa, costruire un campo da golf da 18 buche costa tra i due e i sette milioni di euro in base alle dimensioni del campo e la conformazione del terreno. Da queste poche considerazioni si evince la cura che è necessario dedicare al manto erboso, che non è uniforme, né della medesima qualità e varia nelle varie parti dell’impianto.

Un percorso da golf è costituito dal aree diverse; tralasciando gli ostacoli acquatici e le parti boschive, e concentrandosi sull’erba, abbiamo aree con caratteristiche diverse che richiedono una semina e un taglio specifici:

  • Tee: l’area di partenza, una piattaforma erbosa da cui i golfisti partono per il gioco di una buca, il tipo di seme utilizzato è un miscuglio tra Lolium perenne e Poa trivialis, con altezza di taglio di 10-12 mm.
  • Fairway: la “via migliore”, l’area di erba accuratamente rasata nella quale la palla si posiziona in maniera ottimale, in quanto l’influenza dei ciuffi è minima. Si tratta di un’area molto estesa sia in lunghezza che in larghezza, centrale rispetto alla posizione della buca; il tipo di erba utilizzata è il Cynodon dactilon per i mesi estivi, con il Lolium perenne per i mesi invernali, con altezza di taglio di 15 mm. Con questo tipo di miscuglio, deve essere eseguita annualmente la trasemina del Lolium.
  • Pre-rough: una fascia che abbraccia il fairway per tutta la sua lunghezza. La sua larghezza è pari a un passaggio della macchina da taglio utilizzata. Qui viene utilizzato un miscuglio di Lolium perenne, Fetsuca rubra e Poa pratensis, con altezza di taglio di 30 mm.
  • Rough: è l’elemento di raccordo tra il percorso vero e proprio con l’ambiente naturale circostante, è una fascia con l’erba molto alta che rende difficile il gioco della palla. In quest’area generalmente sono presenti anche piante arbustive e piante ad alto fusto, che rendono il paesaggio più naturale ed esteticamente più interessante. Il seme utilizzato è Cynodon dactilon, Zoysia spp e Festuca arundinacea, con altezza di taglio di 50 mm.
  • Avangreen: un’area posta tra il fairway e il green, che ha lo scopo di dividerli, larga 3 o 4 volte il passaggio della macchina da taglio utilizzata. Serve per agevolare la manutenzione dei fairway, senza che i macchinari passino sopra il green, evitando così un inevitabile compattamento del suolo. Il tipo di seme utilizzato è un miscuglio tra Lolium perenne e Agrostis stolonifera, con altezza di taglio di 10-12 mm.
  • Collar: area che circonda il green, in genere della larghezza di un passaggio della macchina da taglio, senza particolari funzioni, né per il gioco, né per le lavorazioni. Anche qui viene utilizzato un miscuglio di Lolium perenne e Agrostis stolonifera, con altezza di taglio di 10-12 mm.
  • Green: la parte di un percorso di golf caratterizzata dal tappeto erboso accuratamente tagliato ed uniforme per permettere il rotolamento della palla, all’interno della quale si trova la buca e dove il giocatore conclude il gioco di quella buca. Il posizionamento della buca all’interno del green non è sempre lo stesso, anzi spesso viene modificato dagli addetti alla manutenzione del campo, per conservare meglio la fragile superficie del terreno, evitando il calpestìo e la formazione di avvallamenti o la distruzione dell’erba. Il tipo di seme utilizzato è di Agrostis stolonifera, con altezza di taglio di 3-3,5 mm.

L’intervento bMaxwell è finalizzato principalmente alla salute dell’erba ed alla riduzione dell’acqua d’irrigazione, e si focalizza su due aree separate, i green e i fairway. Si esplica con l’installazione di OASI GREEN PLUS, dei dispositivi volumetrici che utilizzano le energie naturali del campo geomagnetico, progettati e sviluppati specificatamente per il settore agricolo e aree verdi molto estese.

I green sono le zone che richiedono la maggior attenzione di un percorso di golf essendo piu’ soggette ad agenti patogeni (funghi), pertanto l’intervento in queste aree è rivolto principalmente al mantenimento della salute dell’erba, alla qualità del suo radicamento, ed al raggiungimento del limite di competitività del manto in base alla sua tipologia.

I fairway sono la parte piu’ estesa del campo, ma con il minor numero di problematiche, in questo caso l’utilizzo della tecnologia OASI di bMwxwell è finalizzato alla riduzione dell’acqua da irrigazione preservando al contempo la salute dell’erba.

Grazie alla rivoluzionaria tecnologia brevettata a frequenza olografica combinata biodinamica i dispositivi OASI GREEN PLUS hanno la capacità di trasformare il calcio contenuto nell’acqua in aragonite, senza alterare le proprietà organolettiche dell’acqua, con la differenza che non si deposita più calcare, ma solo polvere di aragonite. Infatti la responsabile delle incrostazioni calcaree è la calcite; la calcite e l’aragonite sono entrambi carbonati di calcio, ma l’aragonite ha un abito cristallino aghiforme (cristalli appuntiti) che non favorisce il deposito del minerale, ha pertanto basso potere di aggregazione e di compattezza, è facilmente rimovibile dalle superfici senza alcun tipo di chimica o di forzatura, e non forma incrostazioni.

I dispositivi OASI GREEN PLUS esplicano un processo del tutto naturale e l’acqua pur conservando tutte le sue proprietà organolettiche risulta più leggera e come “rivitalizzata” e ossigenata, di un livello qualitativo maggiore, capace di penetrare meglio nel terreno sulla cui superficie non si stratifica una crosta calcarea. Le piante sono in grado di assorbire meglio i nutrienti che si disciolgono in maniera più uniforme, e nel terreno non si creano sacche di umidità che favoriscono la crescita di funghi e altri agenti patogeni.

Tutti i macchinari e gli impianti irrigui che utilizzano acqua corrente modificata dai dispositivi OASI si mantengono puliti ed efficienti: le stratificazioni calcaree diminuiscono drasticamente fino a sparire nel tempo, e di conseguenza diminuiscono gli interventi/costi di manutenzione.

Una tecnologia a favore della natura ma anche della sostenibilità economica dell’azienda.

Oltre che sull’acqua i dispositivi OASI GREEN PLUS hanno un effetto benefico anche sull’aria e l’ambiente circostante, in quanto neutralizzando gli effetti nocivi dovuti all’inquinamento elettromagnetico, causato dalle onde artificiali prodotte da antenne o ripetitori, oppure di origine naturale provenienti dalle correnti telluriche che si accumulano in determinate zone, dette “nodi di Hartmann” e “rete di Curry”, a cui le piante sono particolarmente sensibili.

Last but not least (per restare nella tradizione anglosassone del golf), la tecnologia dei dispositivi OASI, schermando l’elettrosmog armonizza l’ambiente e amplifica il senso di benessere e di rilassatezza che già caratterizza i campi da golf, dove il giocatore cerca uno stacco dallo stress della vita quotidiana, aiutandolo a ricaricarsi ulteriormente di energie positive. In armonia con la natura.